. . . . . . . . . ~ ° ~ Ma no, nessuna "Biografia". Solo due note riguardanti la mia essenza. Parlo cioè d’un tentativo di capirci qualcosa, di me stesso, anche con aiuto esterno, che ne dite? Magari tutto all’ombra del paradosso. Tante volte con una mascherina sfiziosa ci riesce ... (continua)
La sua poesia preferita:
Pianosequenza in introspettiva
- . -
Stasera mi scopro
sono sempre lo stesso
e mi spiace vedere
ch’è tanto oramai
che nulla si rinnova in me
fuorché il dolore
di vivere
come un randagio dell’amore
un mendico del successo
un fallimento d’uomo
che non riesce
a trovare se... leggi...
Nell'albo d'oro:
Né mai vorrei
-
Io sono un Più
né mai vorrei
francamente
stupidamente
essere un Meno
perché ho coraggio
durante la tempesta
o a ciel sereno
d’amarmi proprio
come Dio m’ha fatto
e d’amare insieme
tutte le persone
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Considerazione dell'autore
«Dal 2007 ad oggi è forse cambiato qualcosa? Non mi pare, eccetto che si fa un gran bla- bla sulle pari opportunità e/o sulle quote rosa [che Dio ci guardi dall'eventualità siano create per legge e non per merito!]. Insomma, se la donna facesse un po' di casino, non avrebbe nemmeno tutti i torti. Ma, poveri uomini, anch'essi hanno ragione d'aver paura circa un radicale cambiamento. In fondo, si sa, che sono proprio le donne le più forti! Se solo volessero...»
Inserita il 08/03/2011
Ferny Max Curzio
La Disgrazia di chiamarsi Moglie
Donne
~
Lui non se l'immagina nemmeno
cosa sia doversi sacrificare
dentro casa a lavorare
Se chi c'è abituato fa fatica
viceversa chi lavora fuori
ne patirebbe una jattura
Per una donna poi che a due lavori
intenda entrambi senz'eccezione
più che una sfortuna
sarebbe a dire il vero
una maledizione
chi sa se contenuta nella Bibbia
oppure nel Corano o in altro testo
di una qualsivoglia religione
comunque disparità di trattamento
che nega ogni valore di giustizia
alla libertà e dignità
non solo della donna...
La cosa lede il diritto naturale
anche per il principio ch'usa dire
"della contraddizione
che non lo consente"
giacché Madre Natura
ci ha diversificati certamente
ma non ha scritto da nessuna parte
che una crista ritorni a faticare
dopo una giornata già vissuta
d'impegno in fabbrica o in ufficio
mentre lui tranquillo se ne sta
a vedersi la partita
e gozzovigliare
con gli amici di provata fede
e la pretesa in più d'aver servita
ogni comodità dall'intero pranzo
al bicchiere
moltiplicato per cinque
senza muoversi d'un palmo
unicamente confidando
nel quietismo rassegnato
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
Nota dell'autore:
«"L'importanza di chiamarsi Ernesto" del ben noto Oscar Wilde funziona
qui egregiamente, ma come puro pretesto a una parafrasi dal titolo.
La mia scrittura, infatti, fila per i fatti propri, e non solo riguardo al titolo...
Qualcuno- a vi si riconoscerà, a malincuore probabilmente. Qualcun altro no.
Per la verità oggi dubito che le cose stiano ancora così, come un tempo.
Ho parlato a Lei perché Lui intenda. Uomini svegliatevi: se a questo aspiravate,
bèh, i fatti dimostrano che avreste fatto benissimo a togliervelo dalla testa...»
I commenti dei lettori alla poesia:
Non ci sono messaggi nella bacheca pubblica dei lettori.
«poesia che ti fa onore, forse è la prima che mi capita di leggere scritta di pugno da un autore (uomo) in difesa della donna, o meglio dei diritti che anch'ella dovrebbe avere al pari dell'uomo. ti sono veramente grata per questo tuo componimento e forse molte altre donne la pensano come me. grazie, oltre al contenuto che ritengo scritto con dovizia e cura del lessico, anche la struttura è buona.»
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